UNA STORIA VERA.
Quella di Simone, un ragazzo con la sindrome di down che un giorno incontra il judo, se ne innamora, lo pratica con forza, assiduamente, fino a diventare cintura nera e insegnante riconosciuto dal CONI, il primo nella storia italiana del judo.
FOTO DI ILARIA LICCI
CHI SIAMO
Fabio
"Non tutte le persone che incontriamo nella vita hanno la capacità di cambiarcela, in meglio.
L’incontro con Simone lo ha fatto.
Ho avuto la fortuna di crescere accanto ad un istituto che ospitava e ospita persone con disabilità, così fin da piccolo alcuni tra i miei migliori amici avevano delle disabilità fisiche o mentali....
È solo con la conoscenza che si riescono ad abbattere le barriere che, spesso, ci impone la società. Crescere giocando con le carrozzine o aiutare nei bisogni primari una persona, un amico, come se fosse la cosa più naturale del mondo mi ha permesso di avere un atteggiamento e un’apertura mentale non comuni.
Di questo do il merito un po’ al caso nella vita, ma molto ai miei genitori che mi hanno dato gli strumenti per vedere con occhi diversi, e così quando Simone, un ragazzo con la sindrome di Down, si è presentato a bordo tatami chiedendomi di iscriversi al nostro corso di Judo la risposta non poteva che essere il più naturale possibile, certo!
L’avventura di Simone ovviamente non nasce solo dal Judo, prima di tutto ha origine da una famiglia che ha saputo vedere in lui le sue potenzialità e gli ha permesso di svilupparle, migliorarle, potenziarle, insomma in una sola frase gli ha permesso di inseguire i suoi sogni sostenendolo, sempre!
Questo libro ha l’ambizione, attraverso la conoscenza della sua storia, di stimolare famiglie e insegnanti a vedere quello che a volte viene celato dalla superficialità con cui si guardano le persone.
L’avventura di Simone sul nostro tatami parte con uno slancio di emozione e di ambizione, la sua prima frase è stata “voglio diventare una cintura nera”.
Al lettore il gusto di scoprire come questo slancio sia stato utile per raggiungere obiettivi agli occhi di molti impensabili.
In questo percorso racconteremo come il Judo sia stato un tassello importante della sua autonomia, e come la presenza di Simone sia stata per molti ragazzi un arricchimento umano che li ha portati a loro volta ad avere una sensibilità maggiore verso chi ha delle disabilità, inoltre lo stare a contatto con i limiti di una persona ha fatto conoscere a loro i propri.
Spero che la scoperta di questa avventura possa contagiare positivamente altri cuori."
Buona avventura a tutti voi
Nicole
Nicole Maussier, ideatrice e responsabile del Progetto per le Scuole primarie e secondaria di I grado "L’avventura di Simone", è laureata in Scienze Motorie con specializzazione in Scienze e Tecnica dello Sport, docente presso la Facoltà di Scienze Motorie dell'Università degli Studi di Roma "Foro Italico". ...Nel suo percorso accademico ha conseguito il Master Internazionale di Primo Livello in Rugby presso l' Università degli studi dell’Aquila e attualmente è dottoranda in Scienze Motorie presso l'Università "Babes Boylai" di Cluj Napoca (Romania). Ha collaborato per dieci anni con il Centro Studi della Federazione Italiana Rugby (FIR)e attualmente è membro della Scuola Nazionale della Federazione Italiana Judo Lotta e Karate (FIJLKAM) per la quale è Responsabile della Formazione Sezione Disabili. Tra le sue pubblicazioni più recenti:
Maussier N. (2019). L’importanza delle arti marziali in bambini e giovani autistici (ASD) , Athlon anno 38° n. 1 p. 30-41
Maussier N. (2019). Le arti marziali aumentano la produzione di ossitocina favorendo le interazioni sociali dei bambini con spettro autistico, Athlon anno 38° n. 2 p. 11-15
Contatti
nmaussi@hotmail.it
Simone
"Mi chiamo Simone e ho trent’anni.
Le conquiste più importanti della nella mia vita sono state trovare un lavoro in un supermercato e lavorare in palestra come insegnante di Judo.
Ho iniziato a praticare JUDO quando avevo quindici anni, facevo la scuola media, e ho cominciato ad allenarmi con molto impegno. Il mio sogno era diventare una cintura nera. Possiamo dire che, sia per una persona normale sia per una persona con la sindrome Down la ginnastica è sempre faticosa ma alla fine porta molti risultati e benefici. Sono molto orgoglioso di me stesso e di quello che ho ottenuto.
...
È grazie al JUDO che sono diventato un insegnante, grazie ai miei amici e agli insegnanti che hanno sempre creduto in me. Il Judo mi ha portato verso questa grande avventura dell’insegnamento ai bambini e mi ha fatto scoprire che è una cosa che mi piace, che mi permette di trasmettere ai più giovani la mia stessa passione sperando che possano essere la nuova generazione di cinture nere. Io penso che il Judo per i bambini sia molto importante, li aiuta a educarli e crescere insieme, anche fare i campi lontano dalla propria famiglia può essere uno stimolo per la loro autonomia e il rispetto di se stessi, degli altri e dell’ambiente che li circonda.
Mi aspetto sempre dai bambini l’educazione e il rispetto.
Il mio futuro lo vedo con la mia famiglia, con il mio lavoro, con gli amici che mi vogliono bene.
Il messaggio che voglio dare con la mia storia è questo:
1. per raggiungere i risultati occorre impegnarsi;
2. bisogna avere rispetto per gli altri, soprattutto per chi ha più difficoltà;
3. bisogna aprire le porte di tutti gli sport anche alle persone con disabilità per permettere loro di esprimere tutta la loro potenzialità."
IL PROGETTO
Edizione 2022
Lo sport è un diritto di tutti e per tutti incontrare in questo ambito persone con disabilità fisica o cognitiva rappresenta una grande opportunità di crescita.
Il Progetto l’ Avventura di Simone nasce per diffondere la cultura dell’inclusione.
La storia di Simone può insegnare ed essere da stimolo per ragazzi con disabilita a perseguire i propri sogni. Può far capire ai loro compagni di scuola o di sport che le difficoltà possono diventare un’ opportunità per migliorarci.
Sarà questo progetto un tassello per costruire un mondo migliore?
Questa è la nostra speranza, anzi certezza!
Nicole e Fabio.
LA SCUOLA JUDO
La Scuola JUDO Tomita nasce nel gennaio 2000 da una audace e brillante intuizione di tre grandi amici, Fabio La Malfa e Alessandro Possagno, insegnanti di judo, insieme all'indimenticabile
Italo Zeppieri.
La Scuola si propone di sviluppare, promuovere e coordinare iniziative per rispondere ai bisogni di attività motoria e sportiva (nella forma del Judo) di tutti, uomini, donne ed in particolare bambini di ogni età, condizione sociale e nazionalità, con particolare attenzione alle persone più esposte a rischi di emarginazione fisica e sociale; sviluppando il proprio compito educativo favorendo un'esperienza comunitaria rivolta alla maturazione della personalità.
IL LIBRO
In pratica parla di un supereroe: Simone.
Ma come tutti i supereroi, è una persona molto
modesta, gentile, affabile e portata ad aiutare gli altri.
Queste sue doti unite a una tenacia senza pari lo hanno
portato a realizzare il suo sogno, quello di diventare
una cintura nera di judo e senza saperlo è diventato
una ispirazione per tantissime altre persone. Simone è
diventato colui che indica la via, uno che ce l’ha fatta:
in questo momento Simone è il più valido esempio
di come il judo possa aiutare chi ha delle disabilità e
un ausilio per tutte le famiglie che supportano questi
ragazzi a credere che i sogni si possono realizzare.
Non tutto è rose e fiori: la famiglia prima di tutto
deve essere presente sempre, costantemente, come lo è
stata quella di Simone; poi c’è la forza d’animo di chi
pratica, che vuole a tutti i costi raggiungere l’obiettivo
prefissato, non per meri scopi sportivi o agonistici,
ma per la sua reale crescita umana. Questo è il valore
aggiunto che fornisce il judo, ed è impagabile.
L’avventura di Simone è un libro che deve essere di
esempio, una specie di “ce la posso fare nella vita”
lanciato a tutti, perché Simone è pur stato guidato e
aiutato dai suoi maestri di judo, ma la strada l’ha dovuta
percorrere tutta da solo, con le sue paure e le sue forze.
Il cammino di Simone non deve essere considerato
“unico” o straordinario: è il percorso di una persona
che ha messo il cuore e tutto se stesso in ciò che faceva;
questo è l’esempio massimo che Simone ha potuto dare
e che questo libro può contribuire a diffondere.
Fabio
Autore
Classe 1972, inizia a praticare Judo all’età di 10 anni sotto la guida del Maestro Silvio Forin, e successivamente si trasferisce nella palestra del Maestro Renato Funari. Nel 2000 crea, con due suoi grandi amici Alessandro Possagno e Italo Zeppieri la scuola Judo Tomita: il sogno che aveva da bambino diventato realtà. Dal 2012 il suo riferimento Judoistico diventa il Maestro Aldo Piatti. Per Luni Editrice ha pubblicato Judo. Superare i propri limiti (2018).
Andrea
Disegnatore
Fumettista e illustratore diplomato alla Scuola Internazionale di Comics ha all’attivo diverse collaborazioni con molti autori. L’amore per il servizio verso il prossimo lo ha fatto appassionare da subito alla storia di Simone.
GLI AMICI DI SIMONE
Ali Mohamed Sanna Atleta in carrozzina paralimpico Presidente Santa Lucia Basket
Luigi Bausà Oro olimpico karate, Tokio 2020
Fernand Capizzi Maestro di Judo della Nazionale Francese
Rosalba Forciniti Olimpionica - Bronzo judo Londra 2012
Giulia Quintavalle Olimpionica - Oro judo Pechino 2008
Pino Maddaloni Campione Olimpico - Oro judo Sidney 2000
EVENTI
In lavorazione
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"Solo se riusciremo a vedere l'universo come un tutt'uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua diversità, cominceremo a capire chi siamo e dove stiamo"
Tiziano Terzani
CONTATTI
- asd Scuola Judo Tomita
- Via della Camilluccia 120 - 00135 Roma
- adriana.associazione@gmail.com
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